Приказ основних података о документу

dc.creatorJanićijević, Nataša
dc.date.accessioned2023-05-23T09:16:26Z
dc.date.available2023-05-23T09:16:26Z
dc.date.issued2013
dc.identifier.issn0353-4766
dc.identifier.urihttps://repff.fil.bg.ac.rs/handle/123456789/804
dc.description.abstractIl presente contributo ha come oggetto l’analisi dei verbi sintagmatici italiani da un lato e i loro equivalenti serbi dall’altro. Nella prima parte vengono descritte le principali caratteristiche sintattiche e semantiche dei verbi sintagmatici italiani e nella seconda vengono individuate e analizzate le corrispondenti forme in serbo, il quale, a differenza dell’italiano, non possiede simili costruzioni verbali analitiche. Confrontando i verbi sintagmatici italiani con le loro traduzioni in serbo si giunge alla conclusione che a questo gruppo di verbi italiani corrispondono tre tipi di equivalenti serbi: 1) verbi prefissati, in cui il prefisso svolge un ruolo simile a quello della particella (tirare fuori ‘izvaditi’, mandare via ‘oterati’); 2) un unico verbo, il cui significato corrisponde al significato dell’intero verbo sintagmatico (buttare via ‘baciti’, fare fuori ‘ubiti’); 3) costruzioni che oltre al verbo contengono anche un altro elemento necessario per ricoprire il significato della particella (mandare dentro ‘strpati u zatvor’, essere via ‘biti odsutan’).it
dc.publisherБеоград : Филолошки факултет
dc.rightsrestrictedAccess
dc.sourceItalica Belgradensia
dc.titleI verbi sintagmatici italiani e i loro equivalenti serbiit
dc.typearticle
dc.rights.licenseARR
dc.citation.epage157
dc.citation.issue2
dc.citation.other(2): 144-157
dc.citation.spage144
dc.identifier.rcubconv_2637
dc.type.versionpublishedVersion


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